Dieta LCHF: Cos’è? Come funziona? Differenze con keto

Categories: Dimagrimento

La dieta LCHF (che è l’acronimo di Low carb high fat) ovvero la dieta a basso tenore di carboidrati e ad alto tenore di grassi, è una strategia alimentare tra le più in voga in questo periodo storico per quanto riguarda l’approccio al dimagrimento.

Questa alimentazione appartiene alla grande famiglia della dieta low carb, che abbraccia tutte quelle strategie alimentari che tendono ad abbassare le quote di carboidrati giornaliere al di sotto dei quantitativi indicati nelle tradizionali linee guida nutrizionali (50% o più di carboidrati al giorno).

Questo tipo di dieta lchf viene considerata sostanzialmente una dieta chetogenica vera e propria. Infatti si basa sulle stesse premesse e logiche nutrizionali.

Approfondiamo bene la dieta LCHF e le sue differenze con la dieta chetogenica.

Indice:

Dieta LCHF: Cos’è? Come funziona? Differenze con keto

Questo tipo di dieta low carb esiste da decine e decine di anni, ed ha cambiato tantissimi nomi fino ad essere chiamata in generale dieta lchf soprattutto nella letteratura scientifica.

AD oggi il portale della ricerca scientifica mondiale PUBMED riporta oltre 2000 articoli scientifici nella sua banca dati che riguardano la dieta lchf e molti di questi sono pubblicati nelle riviste più autorevoli in campo medico-scientifico, oltre a provarne l’efficacia in ambito dimagrimento e salute.

Ma che cos’è esattamente una dieta LCHF?

Questa alimentazione prevede una gestione dei carboidrati e dei grassi piuttosto particolare.
Partiamo dalla definizione riportata prima: essendo una dieta low carb high fat, per sua natura prevede una quota giornaliera di carboidrati piuttosto ristretta (tra il 5 ed il 10% circa delle calorie totali giornaliere) ed una quota di grassi invece decisamente più alta rispetto alle diete tradizionali (si può arrivare anche ad oltre il 70% delle calorie totali giornaliere.
Le proteine invece vengono mantenute a quote medio-basse (nell’ordine del 15-25% delle calorie totali giornaliere).

Questo è lo schema base che riguarda le proporzioni tra i vari micronutrienti (proteine-carboidrati-grassi) rispetto al totale calorico previsto giornaliero.

Successivamente devono essere effettuate dal professionista di riferimento le opportune personalizzazioni in base al quadro clinico del paziente, al suo stato di salute, alle sue condizioni fisiche generali e al suo stile di vita (giornata tipo, abitudini, gusti).

La dieta LCHF funziona molto bene se viene effettuata nella maniera corretta.

Esistono infatti diversi errori che vengono spesso effettuati (purtroppo anche da professionisti poco esperti in questo tipo di dieta low carb) e che portano all’ottenimento di risultati parziali e non soddisfacenti. Andrò ad elencare ora tre i più frequenti:

  1. mangiare troppe proteine: molto spesso la dieta low carb high fat viene confusa con una semplice dieta low carb iperproteica. Non c’è errore più frequente di questo. Il problema di questo tipo di disattenzione è la mancata produzione di corpi chetonici, essenziali per il corretto funzionamento a livello metabolico ed ormonale di questa alimentazione.
  2. Eccedere con le calorie giornaliere: anche questo errore viene spesso commesso in quanto si ritiene di poter mangiare a sazietà ma mantenendosi su alimenti ad alto contenuto di grassi e basso in carboidrati. Questo errore porta ad una mancata ottimizzazione dei risultati e a progressivi stalli in termini di grasso corporeo perso e dimagrimento. La dieta high fat funziona molto bene per l’assetto metabolico e ormonale che deriva dalle proporzioni tra i macronutrienti che vengono strutturate. Non possiamo però prescindere dal corretto rispetto delle quote caloriche giornaliere.
  3. Mangiare senza criterio tutto ciò che contiene grasso: esiste un filone di pensiero proveniente dalla dieta Atkins, un tipo particolare di dieta lchf nata negli anni ’70 in America, che prevede un utilizzo indiscriminato di qualsiasi fonte alimentare contenente grasso, indipendentemente dalla qualità nutrizionale dell’alimento stesso (e mangiando a sazietà, senza contare le calorie). Questo errore è molto importante da evitare non soltanto per la qualità dei risultati che la dieta low carb può dare, ma anche in ambito salute. L’obiettivo di ogni tipo di alimentazione, compresa la dieta lchf, è quello di preservare o addirittura migliorare lo stato di salute dell’individuo, e ciò passa anche dalla scelta corretta delle fonti alimentari per supplire alle quote di proteine e grassi giornaliere.

A chi si rivolge la dieta LCHF?

La dieta lchf fat funziona molto bene per le persone che vogliono ottenere un dimagrimento anche molto importante in termini di chili da perdere. Ma questo non è il solo obiettivo che può essere ottenuto con questa dieta low carb. Infatti la dieta lchf potrebbe aiutare anche a coloro che vogliono migliorare alcune situazioni in ambito salute come emicrania ed epilessia, diabete, ipertensione e obesità grave.

La comunità scientifica è in grande fermento e sta studiando questa alimentazione in moltissimi ambiti come quello oncologico e neurologico, per provare ad aiutare in abbinamento alla specifica terapia farmacologica, i pazienti affetti da queste problematiche aumentare ulteriormente le loro probabilità di risoluzione delle patologie.

In conclusione la dieta low lchf funziona eccome se viene effettuata nella maniera corretta e cucita su misura sul paziente che la intraprende, creandola dopo aver accertato lo stato di salute, gli esami del sangue e la situazione fisica generale.

Se sei interessata/o ad intraprendere una dieta lchf che venga cucita su misura sulle tue abitudini scrivici e verrai ricontattata nel più breve tempo possibile.

Lorenzo Vieri
Biologo Nutrizionista

Dal 2015 lavoro come biologo nutrizionista con l’obiettivo di aiutare quelle persone che, come capitato a me in passato, fanno fatica a ottenere la forma fisica che desiderano per sé non solo a livello estetico, ma anche a livello di salute e benessere generale.
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