I latticini fanno ingrassare? Come integrare i formaggi in una dieta dimagrante
I formaggi sono spesso una delle prime scelte per chi segue una dieta chetogenica. L'opinione comune è che facciano ingrassare e non siano adatti da integrare in una dieta dimagrante. Ma è davvero così? Assolutamente no. Scopriamo insieme il perché.
Indice:
Nel contesto della dieta chetogenica, che privilegia un elevato apporto di grassi e una riduzione drastica dei carboidrati, i formaggi possono rappresentare un’ottima scelta alimentare. Molti latticini sono infatti ricchi di grassi e proteine, ma contengono pochi carboidrati, rendendoli ideali per chi segue questo tipo di regime. Che si tratti di mozzarella, pecorino, cheddar o brie, la varietà di formaggi disponibili offre una deliziosa diversità gustativa e nutrizionale. Tuttavia, è essenziale selezionare formaggi di buona qualità, possibilmente senza additivi o conservanti, e consumarli in quantità moderata, tenendo conto del contenuto calorico e del potenziale impatto sulla salute.
I latticini fanno bene o male?
Da sempre il latte e i suoi derivati, dal formaggio allo yogurt, sono considerati alimenti nutrienti e ricchi di benefici per la salute, fondamentali per la crescita dei bambini e il benessere dei più grandi. Negli ultimi anni, però, la loro fama è notevolmente peggiorata e oggi non è difficile trovare, anche tra gli esperti, chi sostiene che i latticini siano alimenti colpevoli, nel lungo periodo, di una serie di disturbi e che quindi, debbano essere eliminati dalla dieta.
Con questa grande quantità di informazioni contrastanti, è del tutto comprensibile il senso di confusione, che rischia di farci adottare comportamenti alimentari sbagliati e soprattutto dannosi per la nostra salute. In questo articolo facciamo chiarezza sulle proprietà dei latticini e il loro inserimento in una dieta dimagrante.
LATTICINI PRO E CONTRO
Partiamo chiarendo quali sono i benefici dei latticini, perché sì, ce ne sono diversi! Innanzitutto, latte e derivati sono una ricca fonte di calcio, necessario per la salute di denti e ossa, oltre che per il corretto funzionamento del sistema cardiaco e nervoso. Latte, yogurt e formaggi ne contengono in quantità elevata e facilmente assimilabile dal nostro organismo. Inoltre, come tutti i cibi di origine animale, anche latte e derivati contengono una buona quantità di proteine nobili.
Per tranquillizzare anche i più scettici, inoltre, è bene sottolineare che non è stata riscontrata nessuna associazione diretta tra il consumo moderato di latte, yogurt e formaggi e le malattie cardiovascolari. Solamente il latte, bevuto in quantità superiori a 1 litro al giorno, sembra aumentare il rischio dell’insorgenza di malattie coronariche. I latticini, infine, aiutano a prevenire il rischio di mortalità per cause cardio-cerebrovascolari, mentre lo yogurt e i prodotti fermentati, sembrano essere alleati nella prevenzione delle malattie cardiache.
Formaggi e dieta dimagrante
Spesso capita che, soprattutto quando si inizia un percorso di dimagrimento, il latte e i suoi derivati siano tra i primi alimenti ad essere eliminati dal piano alimentare. Ma, a dispetto delle più comuni credenze, i latticini non sono nemici della perdita di peso, anzi, si sono rivelati ottimi alleati nel raggiungimento del risultato e, soprattutto, nel suo mantenimento nel lungo periodo.
Come spiegare questo fenomeno? Innanzitutto, le proteine del siero del latte hanno un alto potere saziante che va a soddisfare l’appetito, inoltre, gli amminoacidi a catena ramificata contribuiscono al mantenimento della massa magra e il calcio, oltre a stimolare la lipolisi, aumenta l’ossidazione dei grassi, diminuendo di conseguenza, l’assorbimento delle calorie. Tra i numerosi benefici del latte e dei suoi derivati, c’è anche il ruolo del calcio sull’appetito: un insufficiente apporto di calcio può, infatti, provocare un senso di fame e mettere a rischio il risultato finale, soprattutto nel caso di diete a basso contenuto energetico.
Latticini e dieta chetogenica
Chi segue una dieta ipocalorica con l’obiettivo di perdere i chili di troppo, può sostituire il latte intero con quello parzialmente o totalmente scremato, che contiene una percentuale minore di grassi. Nonostante i latticini vengano considerati una ricca fonte di grassi e nutrienti sani, è bene ricordare che contengono anche discrete quantità di carboidrati. Per questo motivo, potrebbero non rientrare nella lista degli alimenti indicati per coloro che stanno seguendo la dieta chetogenica e devono mantenere lo stato di chetosi. Tuttavia, esistono delle soluzioni alternative ai classici latticini, che permettono il consumo di latte e derivati senza compromettere lo stato di chetosi.
I latticini rappresentano un’importante fonte di proteine e grassi, e sono quindi un alimento utile nel mantenere equilibrata la dieta chetogenica. Latte e derivati, inoltre, sono una ricca fonte di calcio, importante per la salute delle ossa e dei denti. Come anticipato, nonostante questi prodotti abbiamo numerosi benefici, contengono anche un’elevata quantità di carboidrati, e per questo è fondamentale fare una selezione molto attenta. Il latte è concesso nella dieta chetogenica in dosi moderate e i formaggi freschi sono da preferire rispetto ai formaggi stagionati in quanto low-carb. Il consiglio per chi segue la dieta chetogenica, rimane quello di prestare attenzione a consumare solamente latticini poveri di carboidrati e di grassi saturi.
Formaggi dieta chetogenica
Per concludere, è bene sottolineare che, nonostante sia consigliabile non consumarne in abbondanza, i formaggi non devono essere totalmente eliminati dalla nostra alimentazione. Ecco un breve elenco dei formaggi cheto-friendly, che contengono meno di 3 grammi di carboidrati ogni 100 g di prodotto:
- Cheddar
- Brie
- Formaggi caprini
- Gorgonzola
- Mozzarella
- Provolone
I formaggi freschi e leggeri possono quindi essere tranquillamente inseriti nella dieta chetogenica e sono perfetti per chi vuole mantenersi in forma. L’elevata carica di batteri li rende particolarmente adeguati a chi ha bisogno di arricchire la propria flora intestinale e a chi, a causa di un’insufficiente produzione di lattasi, soffre di disturbi digestivi.
Lorenzo Vieri
Biologo Nutrizionista
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