L’importanza dell’alimentazione nel trattamento delle malattie metaboliche

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Le malattie metaboliche sono un gruppo di patologie che interferiscono con i normali processi biochimici del corpo, influenzando la trasformazione dei nutrienti in energia e la costruzione di molecole essenziali. L'alimentazione gioca un ruolo cruciale nella gestione e prevenzione di queste malattie, poiché una dieta bilanciata può aiutare a regolare il metabolismo, compensare disfunzioni e ridurre i sintomi. In questo articolo voglio approfondire l'interazione tra malattie metaboliche e nutrizione, fornendo consigli utili per chi affronta queste sfide, con un focus particolare sul ruolo positivo che la dieta chetogenica può avere nel trattamento di queste patologie.

Indice:

L’importanza dell’alimentazione nel trattamento delle malattie metaboliche

Quali sono le malattie metaboliche?

Il metabolismo è l’insieme delle trasformazioni che avvengono nel corpo umano su composti assunti prevalentemente con l’alimentazione. Attraverso reazioni biochimiche, il nostro metabolismo rende questi composti utilizzabili e ne evita l’accumulo. Questi processi biochimici di trasformazione sono fondamentali, perché producono e utilizzano sostanze essenziali con l’obiettivo di fornire l’energia necessaria alla funzione delle cellule e favorire l’eliminazione di sostanze tossiche.

Solitamente, chi è affetto da una malattia metabolica deve seguire un programma alimentare ristretto a causa dell’incapacità del proprio organismo di innescare le reazioni necessarie a scomporre e trasformare alcuni nutrienti (carboidrati, proteine e lipidi) in energia. La loro assunzione ha, infatti, effetti “tossici” per l’organismo e spesso le prime ripercussioni coinvolgono il sistema nervoso.

Le patologie metaboliche più comuni

Ad oggi si contano più di 1400 disturbi metabolici e rappresentano circa il 10% delle malattie rare. Tra le patologie legate al metabolismo più note troviamo sicuramente il diabete e la sindrome metabolica.

Il diabete

Questa malattia metabolica si può trovare in due forme:

  • diabete mellito di tipo 1: si può presentare sotto forma di patologia metabolica neonatale
  • diabete mellito di tipo 2: può manifestarsi dopo i 40 anni ed è caratterizzato da una scarsa produzione di insulina o da una limitata azione dell’insulina stessa e può portare ad avere delle ripercussioni su reni, occhi, sistema nervoso e sistema cardiovascolare

In entrambi i casi si arriva a soffrire di iperglicemia, ovvero di un aumento del livello di glucosio nel sangue. Per evitare conseguenze severe sulla propria salute, è necessario tenere sempre controllati i valori della glicemia e seguire terapie adeguate sotto la consulenza e l’occhio attento di un esperto.

La sindrome metabolica

Questo disturbo fa riferimento a una serie di fattori di rischio che aumentano sensibilmente le probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete. Questi fattori includono: eccessivo accumulo di grasso corporeo, ipertensione arteriosa, alti valori di colesterolo cattivo e trigliceridi.

Per evitare che questa patologia abbia gravi conseguenze sulla salute del proprio organismo, è indicato correggere le proprie abitudini di vita introducendo innanzitutto un’alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica.

Malattie metaboliche: sintomi e cause

I sintomi causati dai disturbi metabolici sono molto variegati. In alcuni casi, queste malattie possono manifestarsi sotto forma di patologie metaboliche neonatali a rapida evoluzione, che si presentano con convulsioni, coma, danni neurologici e hanno molto spesso esito letale.

Nella maggior parte dei casi, invece, queste patologie hanno un decorso lento con sintomi che vanno dalla diminuzione dell’appetito e nausea all’insorgere di dolori addominali, fino ad alterazioni ossee e ipotonia muscolare.

Spesso la sintomatologia tarda a manifestarsi e questo complica e tarda l’elaborazione di una diagnosi corretta. Il diabete, ad esempio, può manifestarsi con una sintomatologia generica data dall’aumento di sete e di diuresi, dalla perdita di peso e stanchezza.

Diverse sono le origini delle malattie che riguardano il metabolismo, ma nella maggior parte dei casi la patologia è causata dal fatto che un singolo enzima non viene prodotto dal corpo o non funziona nel modo più corretto.

Malattie metaboliche: alimentazione

Ormai è ben noto che alla base di un miglioramento dal punto di vista fisico e salutare, spesso c’è un’alimentazione corretta ed equilibrata. Così come avviene per la prevenzione e per la cura di alcune malattie, anche per quanto riguarda il trattamento delle patologie metaboliche, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.

I trattamenti variano ovviamente a seconda della patologia e della sua gravità e implicano spesso l’eliminazione di alcuni alimenti dalla propria dieta come carboidrati, grassi e proteine. In generale, punti cardine comuni su cui impostare la terapia per trattare i disturbi metabolici sono:

  • l’introduzione di una regolare attività fisica
  • l’introduzione di un’alimentazione sana e bilanciata
  • l’assenza di fumo e alcol
  • la perdita di peso

Le malattie metaboliche e la dieta chetogenica

Parlando di alimentazione come strumento di supporto nella prevenzione e nel trattamento di alcune malattie, la dieta chetogenica rappresenta sempre più una valida alternativa per contrastare le patologie legate al malfunzionamento del metabolismo.

Al momento, questo percorso dieto-terapico è utilizzato in numerosi ambiti della medicina: dal trattamento di disturbi più lievi come l’emicrania e la cefalea, a malattie più rilevanti come l’obesità, il diabete di tipo 2, la sindrome dell’ovaio policistico e l’epilessia farmaco-resistente, fino all’utilizzo come coadiuvante durante i trattamenti chemioterapici. Insomma, i più recenti studi stanno sempre più identificando i corpi chetonici come veri e propri farmaci dal potere antinfiammatorio e antiossidante.

La dieta chetogenica, se svolta sotto l’attento controllo di un nutrizionista esperto, è veramente efficace nel trattamento delle malattie metaboliche, prima fra tutte l’obesità. Una persona obesa che si approccia a questa tipologia di regime alimentare, infatti, potrà eliminare gli eccessi di grasso depositati sul suo corpo e notare, di conseguenza, un significativo miglioramento della sua condizione clinica.

Oltre che per il trattamento dei disturbi metabolici, il miglioramento del proprio stile di vita dato dalla modifica delle proprie abitudini alimentari e dall’inserimento nella propria routine di attività fisica regolare sono alla base per prevenire e contrastare la maggior parte delle malattie.

Lorenzo Vieri
Biologo Nutrizionista

Dal 2015 lavoro come biologo nutrizionista con l’obiettivo di aiutare quelle persone che, come capitato a me in passato, fanno fatica a ottenere la forma fisica che desiderano per sé non solo a livello estetico, ma anche a livello di salute e benessere generale.
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