Epilessia e alimenti da evitare. Come ridurre attacchi epilettici con la dieta chetogenica
Soffri di epilessia? Quali sono gli alimenti da evitaree come la dieta chetogenica può essere davvero utile nel contrastare questa malattia. Scopriamolo insieme in questo articolo
Indice:
La dieta chetogenica può essere davvero utile nel contrastare l’epilessia. Ma quali sono gli alimenti da evirare? e quali da preferire?
EPILESSIA: COSA È?
L’epilessia è una patologia neurologica caratterizzata dalla predisposizione al manifestarsi di crisi epilettiche, che colpisce l’1% della popolazione italiana, circa 500.000 persone. I sintomi sono molto soggettivi e si possono manifestare in modo diverso a seconda dell’area cerebrale interessata dalla crisi epilettica. In base al coinvolgimento dell’area sensitiva, motoria o del linguaggio, possono manifestarsi disturbi sensitivi, movimenti anomali, formicolio agli arti o difficoltà a parlare. Possono insorgere anche fenomeni che riguardano la vista, il gusto, alterazioni del comportamento, sensazioni di estraneità.
In presenza di epilessia, è necessario un trattamento volto a ridurre o possibilmente eliminare le crisi, sia per la possibile gravità dei sintomi ad esse associati, sia perché a volte la perdita di coscienza può risultare pericolosa o addirittura fatale se avviene in situazioni come la guida del proprio veicolo. Per questo motivo è importante agire quanto prima con un trattamento innanzitutto farmacologico, che nella maggior parte dei casi risulta efficace. Nel caso in cui la terapia farmacologica non avesse gli effetti sperati, c’è la possibilità di trarre benefici nei casi di epilessia grazie alla terapia alimentare.
QUALE DIETA SCEGLIERE PER L’EPILESSIA?
Esiste una connessione diretta tra epilessia e alimentazione, tanto da poter affermare che il benessere delle persone affette da epilessia, inizia a tavola. Ci sono diversi nutrienti dalla funzione neuroprotettiva, che possono essere considerati degli ottimi alleati per il benessere delle persone che soffrono di epilessia. Tra questi c’è sicuramente la vitamina B6, fondamentale soprattutto per le funzioni del sistema nervoso legate alla sintesi di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina, l’istamina e la dopamina. Essa si trova principalmente nella verdura, nei legumi, nella frutta secca, ma anche nelle uova, nella carne e nel pesce.
Altri nutrienti che possono giocare un ruolo importante nella gestione della frequenza e dell’intensità delle crisi epilettiche sono:
- Omega-3: presente nel salmone, nel pesce azzurro e nella frutta secca
- Vitamina D3: assimilabile principalmente da pesce azzurro, uova, latte e suoi derivati
- Vitamina E: presente negli olii vegetali, ma anche nelle uova e in alcune verdure come gli spinaci
- Vitamina C: assimilabile da frutta fresca, alcune verdure come radicchio, spinaci, broccoli, cavoli, pomodori e peperoni e patate.
EPILESSIA ALIMENTI DA EVITARE
Anche se non esiste una “dieta epilettica” specifica, alcuni studi hanno suggerito che determinati alimenti o sostanze potrebbero potenzialmente innescare crisi in alcune persone. Tra gli alimenti da evitare se si soffre di epilessia, ad esempio, troviamo le bevande alcoliche, che possono abbassare la soglia convulsiva, rendendo più probabile una crisi epilettica. La caffeina, contenuta in bevande come caffè, tè e molte bibite gassate, può avere effetti simili in grandi quantità. Alcuni additivi alimentari, come l’aspartame, sono stati associati ad aumenti di crisi in alcuni pazienti, anche se le prove sono limitate. È importante notare che l’effetto degli alimenti sull’epilessia può variare da individuo a individuo. Pertanto, è essenziale che le persone con epilessia discutano con il loro medico o un nutrizionista di eventuali preoccupazioni o cambiamenti nella loro dieta.
EPILESSIA E DIETA CHETOGENICA
È curioso sapere che storicamente, agli inizi del ‘900, la dieta a basso contenuto di carboidrati sia stata l’unica terapia conosciuta per prevenire e controllare l’epilessia.
DIETA CHETOGENICA EPILESSIA NEGLI ADULTI
Uno stile di vita sano e un regime alimentare adeguato possono essere di supporto a chi soffre di epilessia. Ma, come abbiamo visto, la situazione diventa più complicata per coloro che sono farmacoresistenti, cioè non sensibile all’azione dei farmaci. Oggi, questa fetta di pazienti rappresenta circa il 40% della popolazione che soffre di questo disturbo. Per questi pazienti le opzioni sono: il trattamento chirurgico, l’utilizzo di alcuni dispositivi “palliativi” e l’utilizzo della dieta chetogenica come trattamento alimentare. La dieta chetogenica ha lo scopo di indurre l’aumento dei chetoni grazie a un maggiore apporto di grassi sani e a una drastica riduzione di carboidrati. Questo porta a un mutamento del metabolismo del cervello, che inizia a sfruttare i grassi come fonte di energia e, tra i diversi benefici, porta anche a una riduzione delle crisi epilettiche.
DIETA CHETOGENICA ED EPILESSIA NEI BAMBINI
La dieta chetogenica può contribuire in modo significativo al benessere di bambini e giovani che soffrono di epilessia. Una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati, infatti, ha benefici sull’attività dei neuroni cerebrali. Secondo diversi studi, la dieta chetogenica porta benefici maggiori alla popolazione pediatrica, soprattutto in quei pazienti che manifestano un’encefalopatia epilettica, ovvero uno stato di epilessia legato a una sofferenza del sistema nervoso centrale con un ritardo cognitivo o altri deficit.
Inoltre, è stato dimostrato che più l’inizio della terapia alimentare è precoce, maggiori sono le probabilità di successo. Nei bambini che ottengono miglioramenti grazie alla dieta chetogenica, la terapia alimentare può essere prolungata anche per un periodo di due anni, a meno che non si verifichino effetti collaterali che ne richiedano la sospensione. La dieta chetogenica come trattamento dell’epilessia può essere utilizzata anche più a lungo, se con il trascorrere del tempo si nota una diminuzione molto significativa delle crisi epilettiche, con effetti collaterali quasi nulli.
fu poi abbandonata con l’introduzione dei primi farmaci e ripresa solo qualche decennio più tardi. Ad oggi, in alcuni casi di epilessia infantile resistente ai farmaci, si può notare fino al 50% in meno degli attacchi epilettici grazie all’utilizzo di una dieta low-carb.
Parlando di epilessia e dieta, possiamo affermare, che la dieta chetogenica, nello specifico, rappresenti un valido aiuto per tenere sotto controllo i casi di epilessia già trattata a livello farmacologico e un trattamento terapeutico alternativo in quei casi di epilessia che risultano resistenti ai farmaci. L’efficacia della dieta chetogenica nel trattamento dell’epilessia è attribuibile a una riduzione dell’eccitabilità e della trasmissione nervosa grazie all’importante azione dei corpi chetonici.
Lorenzo Vieri
Biologo Nutrizionista
Articoli più letti
Articoli correlati
Prenota una visita
Vuoi parlarci del tuo problema e avere un consulto con il nostro nutrizionista?
Fai il primo passo verso la soluzione chetogenica, prenota qui la tua visita con noi.